"Il caffè è più buono senza slot"
Riceviamo e pubblichiamo, un comunicato del Movimento Cinque Stelle Ossola, riguardante il lancio della campagna "Il caffè è più buono senza slot".
👤 redazione ⌚ 22 Luglio 2013 - 07:02 Commentaa-
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Nasce a Domodossola la Campagna di sostegno a SenzaSlot.it: “Il caffè è più buono senza slot”.
Sarà un vero e proprio censimento dei bar che scelgono di accogliere i loro clienti senza il sottofondo delle monetine tintinnanti o la tristezza sul volto di chi perde i suoi risparmi alle macchinette.
Noi vogliamo valorizzare chi resiste e sceglie di rimanere slegato da certe logiche di guadagno, perciò siamo pronti a creare diverse iniziative di mobilitazione per sostenere i bar della nostra città che esporranno l’adesivo “Il caffè è più buono senza slot”. Sono già molti, nel centro storico, gli esercenti che hanno deciso di aderire all’iniziativa: a loro, oltre al merito, viene offerta anche una forma di pubblicità importante, di notevole visibilità a livello nazionale, grazie all’inserimento gratuito sul sito ufficiale http://www.senzaslot.it/ nella mappa che segnala tutti i bar senza slot d’Italia.
Il Movimento che contrasta il gioco d’azzardo, a un anno di distanza dal lancio della campagna di sensibilizzazione, ha già ottenuto grandi risultati, dalle leggi regionali al progetto di quella nazionale, passando per i circoli e le parole di Papa Francesco.
Troppo spesso i media ci raccontano di gravissime situazioni che denunciano il profondo disagio provocato dal gioco d’azzardo patologico.
La nostra non è una campagna discriminatoria nei confronti di chi questo disagio lo vive sulla propria pelle, ma vuole contrastare il fenomeno, perché la domanda può e deve essere frenata anche riducendo l’offerta. Non si tratta di proibizionismo, ma di dare il buon esempio.
La dipendenza dal gioco è un malessere individuale che sta assumendo dimensioni sempre più preoccupanti a livello collettivo, in una società già messa a dura prova dalla crisi economica e gravemente colpita nei suoi valori più importanti. Noi siamo a favore della valenza culturale che aveva il bar italiano, siamo a favore del ripristino del significato sociale che aveva il tradizionale gesto di prendersi un caffè.
Secondo uno studio canadese, la musica delle più moderne slot machine, è studiata per confondere le sensazioni del giocatore, facendogli pensare che sta vincendo anche quando sta perdendo… D’ora in poi, se non vuoi che il sottofondo della tua pausa caffè sia quella squallida musica falsamente illusoria, prima di entrare in un bar, cerca l’adesivo
“IL CAFFÈ È PIÙ BUONO SENZA SLOT”.
Se hai un bar o ci lavori, forse è il momento di togliere le macchinette (o chiedere che vengano tolte) e di unirti a noi!Il Movimento 5 Stelle di Domodossola ha protocollato, il 19 u.s., ufficiale richiesta, all’amministrazione comunale, affinché aderisca al “Manifesto dei sindaci per la legalità contro il gioco d’azzardo”.
Si tratta di un atto formale importante, attraverso il quale i firmatari si fanno promotori di una riforma di legge sulla gestione del gioco d’azzardo e in particolare delle slot machine presenti nei locali pubblici.
Sono già 183 le amministrazioni locali italiane aderenti ed è fondamentale una presa di posizione in questo senso anche da parte dei Comuni dell’Ossola, soprattutto alla luce di alcuni numeri evidenziati da un’indagine del fenomeno in Piemonte.
“L'Associazione Libera e l'Osservatorio Regionale sull'Usura hanno presentato un'indagine sul gioco d'azzardo, legale e illegale, in Piemonte. Dalla ricerca emerge che, solamente col gioco legale con le ‘newslot’, la spesa annua calcolata per ogni piemontese si attesta su 550 euro e la provincia dove si gioca di più è quella del Verbano-Cusio-Ossol, con una spesa pro-capite di 640 euro. Nell’ultimo anno il disagio è cresciuto tanto da arrivare a circa mille casi riconosciuti patologici nella nostra regione ed i servizi sanitari spendono circa 1.800.000 euro l’anno per le cure, aggravando la situazione economico-sanitaria già complicata” (fonte alessandrianews.it) .
La ludopatia è un grave disagio sociale che, lo sappiamo, non può essere risolto con delle semplici iniziative, ma siamo certi che operando su più livelli, quindi sia in ambito legislativo, sia attraverso campagne di prevenzione, si possa essere più incisivi nel contenere il problema e contrastarlo seriamente.
L’opera necessaria a sensibilizzare la popolazione sui rischi derivanti dal gioco dovrebbe coinvolgere anche il servizio sanitario e sociale. Auspichiamo inoltre che, nell'esclusivo interesse della Città, ci si possa confrontare sul tema e perciò offriamo fin d’ora il nostro contributo d’idee e proposte tangibili: progetti preventivi, di controllo e contrasto da portare avanti insieme a volontari, forze dell’ordine, Chiesa e scuole, in un’ottica di collaborazione attiva intesa a ristabilire i valori fondanti della nostra società.
Riteniamo che riconquistare certi spazi, liberandoli dalle slot, sia un segnale di progresso, come lo è stato a suo tempo quello della Legge Sirchia contro il fumo nei luoghi pubblici: dopo l’iniziale senso di sbigottimento, le valanghe di critiche e i duri attacchi a quella scelta legislativa, oggi tutti noi godiamo di un diritto che riteniamo ormai inviolabile. Finalmente i luoghi pubblici sono stati restituiti al pieno godimento da parte di tutti i cittadini, anche dei non –fumatori e si è dimostrato che è possibile fare scelte coraggiose, anche andando contro certi interessi economici.
Nel loro piccolo, molti Comuni si stanno muovendo con iniziative mirate, volte a porre un freno all’apertura di sale giochi: citiamo ad esempio Reggio Emilia, dove il Consiglio Comunale ha approvato in via definitiva, il 25 marzo 2013, una variante al Regolamento urbanistico edilizio (Rue), che ne limita fortemente la possibilità d’insediamento sul territorio comunale.
Disciplinare questo settore, privo di norme certe, vorrebbe dire schierarsi con la cittadinanza e unirsi a chi combatte le lobby dell'azzardo. Leggi QUI il post completo