Inceneritore a Mergozzo: verso la sospensione dell’attività
Nobili e Pizzi: “niente di estemporaneo e avventato, ma un percorso meditato negli anni e condiviso dalla precedente amministrazione provinciale”.
👤 redazione ⌚ 7 Aprile 2012 - 11:31 Commentaa-
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“Forno inceneritore: la conclusione peggiore? Mi sembra che il Partito Democratico, e segnatamente il professor Zanotti – ‘esperto’ della materia per aver presieduto ConSer VCO per una lunga serie d’anni – si siano persi alcuni passaggi centrali, condivisi in modo trasversale, dell’agire amministrativo e politico della Provincia degli ultimi anni e per altro presenti nel programma elettorale 2009 di Paolo Ravaioli”.
Così il Presidente Nobili torna sul tema della sospensione dell’attività del forno inceneritore di Mergozzo, ricordando come questa non sia certo una scelta estemporanea tanto da risultare già prevista dalla Delibera del Consiglio Provinciale del 5 novembre 2008, istruita dalla precedente Amministrazione di centrosinistra. Niente dunque di più lontano da un salto nel vuoto e neppure – stando alla definizione di Zanotti – un “accanimento ideologico” fine a stesso.
“Abbiamo richiesto a COUB di protocollare a breve un aggiornamento dell’indagine di mercato già fornitaci nell’autunno scorso, indagine che dati alla mano – spiega l’Assessore Provinciale all’Ambiente Lucio Pizzi – garantisce la possibilità di gestire in modo ottimale la fase transitoria di medio periodo (fino a 5 anni) per lo smaltimento del rifiuto indifferenziato con costi inferiori a quelli che andrebbero sostenuti per proseguire anche solo temporaneamente l’attività del forno inceneritore di Mergozzo. Verbania, ad esempio, nonostante i costi di trasporto manterrà la tariffa praticamente uguale a quella odierna, rispetto a una tariffa che in seguito ai recenti confronti con CON.SER e COUB aumenterebbe di almeno 8 € alla tonnellata se si proseguisse con l’attività dell’impianto di Mergozzo. In questo modo, oltre al primo obiettivo che è quello della salvaguardia ambientale e della tutela della salute, sarà possibile evitare aumenti tariffari che andrebbero a pesare sulle tasche dei cittadini in caso di adeguamento del forno. Oltre al periodo indicato è la Regione che deve garantire il miglior percorso ambientalmente ed economicamente sostenibile tramite un’adeguata programmazione”.
“Intanto – aggiunge Pizzi – gli obiettivi di raccolta differenziata conseguiti rendono la nostra Provincia tra le più virtuose del Piemonte, in linea perfetta con quel 65% indicato come traguardo nazionale per il 2012. E’ inoltre in corso un confronto con il COUB per valutare, nel rispetto della programmazione regionale, tutti i possibili interventi da porre in atto per incrementare la raccolta differenzia e valorizzare le diverse frazioni merceologiche ottenute.”
L’attuale amministrazione provinciale ribadisce come fin qua non si sia navigato a vista e altresì come i ‘conti’ - sia in termini ambientali che economici - su quanto andrà a incidere una scelta che ‘spegne’ una presenza di cui gli abitanti della zona circostante non sentiranno la mancanza si siano fatti e con criterio. Il competente CON.SER ha sempre garantito il suo impegno a ricollocare adeguatamente la manodopera specializzata attualmente impiegata nell’impianto di Mergozzo.
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