Cattaneo: Vco vada con Novara
"La provincia dei laghi o il passaggio con Varese sono proposte affascinanti e sulle quali si può lavorare nel medio-lungo periodo. Oggi però dobbiamo impegnarci per costruire una nuova provincia insieme con Novara".
👤 WebMaster ⌚ 11 Agosto 2012 - 00:00 Commentaa-
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Il presidente del Consiglio regionale (e coordinatore del Pdl del Vco) Valerio Cattaneo frena sull'ipotesi lanciata dalla Lega nord di unire le due sponde del Lago Maggiore in un unico ente, autonomo e interregionale.
«L'idea sarebbe buona, ma vedo numerosi ostacoli e tempi lunghi - spiega Cattaneo per fare questo serve una legge costituzionale, che necessiterebbe di due approvazioni da Camera e Senato, difficili da ottenere con l'attuale Parlamento. E poi siamo in un contesto storico in cui deve essere ridiscusso tutto ciò che è a statuto speciale o autonomo, come Regioni e Province». Stesse perplessità per il passaggio del Vco con Varese.
«L'iter sarebbe ancora più complesso - spiega Cattaneo - servirebbe l'ok dei due Consigli provinciali, il presidente della Repubblica dovrebbe indire un referendum, ci sarebbe un quorum da raggiungere, serve il via libera delle due Regioni e poi deve essere approvata una legge ad hoc. Tempi troppo lunghi e incerti».
La soluzione ottimale resta quindi il passaggio del Vco con Novara. «Il quadrante è la soluzione migliore se a guidarlo sono amministratori eletti direttamente dai cittadini - prosegue Cattaneo - ma con le province trasformate in enti di secondo grado davvero il Vco rischierebbe di non contare più nulla, schiacciato tra accordi di partito e territoriali. Il quadrante poi è morto ancora prima di nascere: a Biella e Vercelli le classi politiche e sociali sono contrarie a questa soluzione».
Tra le strade percorribili resta solo quella dell'unione del Vco con Novara, «non un ritorno tout court alla situazione di venti anni fa. Non sarebbe il Vco a essere assorbito da Novara, ma dovrebbe essere un unione alla pari: Novara ha bisogno del Vco. Entrambe le province poi sono guidate dal centrodestra e credo che ci siano le condizioni per un confronto costruttivo».
«Alla gente - aggiunge - non interessa sapere se il presidente della provincia o il dirigente di qualche servizio ha l'ufficio a Novara o a Verbania. Il cittadino vuole che gli sportelli e i servizi rimangano dove sono. Non credo poi che sia economico trasferire tutto a Novara il personale della pubblica amministrazione».
Una fase quella che si apre nelle prossime settimane che vedrà la politica giocare un ruolo determinante. «Entro fine mese convocherò il coordinamento provinciale del Pdl, in modo da arrivare a settembre con una proposta organica».
Non mancano le stoccate al governo Monti: «E' stato troppo timido con i tagli, doveva avere più coraggio: o toglieva tutte le province, senza fare figli e figliastri, o eliminava tutte le Regioni, riportando la situazione come era prima del 1970». Coraggio che è mancato anche al Parlamento. «Se da Roma vogliono tagliare, dovrebbero partire loro dando il buon esempio - spiega - Se dopo l'estate non dimezzano i parlamentari e non modificano la legge elettorale in modo che si torni a scegliere i propri rappresentanti, la gente non andrà più a votare, è delusa».
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