Spento l'inceneritore di Mergozzo

Alle 17.00 di martedì 7 agosto sospeso il caricamento delle due linee dell’inceneritore di Mergozzo. Un giorno per completare il raffreddamento dei forni.

  
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I residui presenti nella fossa a Cavaglià, nell’impianto di biessicazione con il resto della raccolta giornaliera della quota di indifferenziata prodotta nel VCO.
Nel pomeriggio del 7 agosto si è premuto il comando per l’interruzione del processo di caricamento delle due linee dell’inceneritore di Mergozzo. Già dallo scorso 31 luglio la fossa di raccolta dell’indifferenziata non veniva più caricata, con i rifiuti trasportati all’impianto di bioessicazione di Cavaglià (dove vengono ridotti in cubi di combustibile ad alto potere energetico per termovalorizzatori).

Il presidente Nobili, l' assessore Pizzi, il presidente COUB Monti, il presidente ConSerVCO Campanini, il presidente del consiglio provinciale Porini con il Vicesindaco di Gravellona Toce Nocilla hanno assistito al momento definito 'storico', visto che ha posto fine a un 'ciclo' durato 35 anni: l'impianto di Pratomichelaccio entrò in funzione nel 1977, fu sottoposto a ‘revamping’ nel 1994 e messo a regime nel 1997.

Il capoturno ai comandi delle due linee ha spiegato come il processo di combustione proseguirà per circa un giorno per arrivare gradualmente al completo raffreddamento dell’impianto.

I 26 addetti al forno saranno tutti ricollocati, alcuni di loro opereranno per circa un mese nelle operazioni di messa in sicurezza dell’impianto.

In un breve incontro con la stampa locale è stato ribadito come venga conferito a Cavaglià il 35% della raccolta complessiva di rifiuti prodotti dal VCO, che la media della raccolta differenziata sia oltre il 65% e come la sospensione dell’attività del forno coincida con la partenza di una nuova programmazione inserita in una dimensione di quadrante, così come da protocollo sottoscritto con Biella, Vercelli e Novara. Nell’arco di 5 anni – alla luce della legge regionale che affida alle province la programmazione della gestione dei rifiuti – si dovrà individuare una soluzione comune di lungo termine per lo smaltimento delle quote residue di indifferenziata, fermo restando un ulteriore incremento della raccolta differenziata.

Il consiglio provinciale lo scorso 22 giugno aveva ratificato l’indirizzo dato dalla Giunta provinciale per la sospensione a fine luglio, accolto ai primi di luglio dall’Assemblea del COUB (dove sono rappresentati i 77 Comuni del VCO).

Da Nobili, Pizzi, Campanini e Monti è stato ribadito come si tratti di un grande risultato dal punto di vista ambientale per una Provincia dalla riscontrata vocazione turistica con tangibili effetti sul piano economico: la soluzione in vigore consente infatti un risparmio medio di 15, 16 euro alla tonnellata per i comuni dell’Ossola, di circa 3,5 per Verbania (il costo complessivo del conferimento a Cavaglià - da contratto assicurato per tre anni, rinnovabile di due - è di 118 euro alla tonnellata, 106 per lo smaltimento, 12 per il trasporto).

Riprendendo quanto diffuso in una nota del movimento 5 Stelle, si è voluto precisare come la gestione del forno non sia in capo alla Provincia ma sia precipua mission di ConSerVCO SpA. Leggi QUI il post completo